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NONEART e GIAMPIETRO GIOIELLIERE presentano
WALTER XAUSA
marzo - aprile - maggio 2012



 

Mostra personale di Walter Xausa
presso Giampietro Gioielliere
Via Dante 9, Peschiera del Garda.(VR) 045 7551945
Apertura della mostra:
marzo, aprile, maggio, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30.
Aperta tutti i giorni con gli stessi orari.
Info presso : +39 320 6668130 oppure info@noneart.com


LOCATION



BIOGRAFIA

Classe 1981, definito dal critico Canzio Bogarelli un “enfant prodige” per via dei suoi esordi precoci e della sua straordinaria versatilità pittorica, Walter Xausa è considerato uno degli artisti più promettenti del panorama pittorico italiano. Nel 2001 ha ottenuto il diploma di Maestro all’Istituto d’Arte di Guidizzolo (MN). Iscrittosi all’Accademia di Belle Arti “G.B. Cignaroli” di Verona, ha conseguito il diploma accademico nella sezione “Pittura” e “Scultura”. Ha già esposto i suoi lavori accanto a quelli di artisti di elevato spessore come Mario Schifano, Michele Cascella e Salvatore Emblema.
Nato a Palermo da madre siciliana e padre trentino, nel 1990 si trasferisce con la famiglia a Desenzano del Garda (BS), dove vive e lavora. Sarà proprio il padre Alessandro, artista e restauratore, a scoprire il talento del figlio e a iscriverlo nel 1997 all’Associazione “Artisti Bresciani”. Gli incontri con i noti artisti Simon Nygren ed Edgardo Beccalossi gli consentiranno di esporre le sue prime opere pittoriche in molte città del nord Italia tra cui Brescia, Milano, Bologna, Vicenza e Mantova, nell’ambito dell’iniziativa “Artisti in piazza”.
Nel 1999, durante una mostra espositiva a Desenzano, incontra Pascale Pontreby, psicologa parigina e collezionista d’arte, la quale, colpita dal talento del giovane artista, lo segnala all’allora noto circuito di Gallerie d’arte ArteSinergy. Xausa accetterà di collaborare con loro facendosi conoscere da un pubblico sempre più vasto. Esporrà le sue opere in diverse città italiane: Palermo, Catania, Aprilia (Roma), Roma, Bari, San Benedetto del Tronto (Ancona), Ascoli, Bologna, Vicenza, Magenta e Milano, ricevendo così importanti riconoscimenti e premi in esposizioni en plein air, collettive, concorsi e personali di pittura. Sono gli anni in cui compaiono anche le prime pubblicazioni su importanti quotidiani nazionali e riviste d’arte. Nel 2009 l’artista dipinge una tra le sue opere più significative, “Palazzo del Governo dell’Aquila”, un quadro acquistato dall’attuale Capo della Protezione civile e oggi conservato all’entrata del Comune de l’Aquila a ricordo del tragico terremoto che colpì la città la notte del 6 aprile 2009.
In quello stesso anno nascono le prime incomprensioni che lo porteranno ad allontanarsi dal circuito di ArteSinergy. Inizia un periodo buio della sua vita artistica e personale, da lui stesso definito “depressione artistica”, che durerà due anni e nel quale penserà di abbandonare la pittura. Sarà l’incontro con il gallerista Marcello Mongiello a risvegliare in lui la voglia di dipingere e a dargli una nuova spinta morale.
L’artista si diletta anche in altri ambiti artistici: fotografia digitale, sceneggiature per cortometraggi, pubblicità e moda. Le sue borse dipinte sono infatti l’emblema della contaminazione di generi diversi e della sua continua voglia di sperimentare nuove soluzioni artistiche.

Oggi il Maestro in collaborazione con l’amico Flavio Facincani organizza una mostra personale nel noto e storico negozio “Giampietro Gioielliere” a Peschiera del Garda.
In questa occasione Xausa espone la sua arte dello “spaccato”, termine che vuole racchiudere il senso dell’arte. Quest’ultima, secondo l’artista, deve avere come obiettivo quello di provocare e stimolare il pensiero umano, ispirandosi alla natura, considerata arte primaria da sovvertire in favore di un concetto, un’idea. E’ con questa premessa che l’artista realizza tutte le sue opere.
L’Arte Xausiana, proposta in questo spazio espositivo, non è altro che una Pittura-Scultura, che a opera terminata sembra voler condurre per certi versi a idee futuristiche e cubiste, per quel che riguarda la scomposizione della forma, pur prendendo naturalmente le distanze dalle due importanti correnti novecentesche.
Queste opere, mostrate al pubblico per la prima volta, sono realmente uniche nella storia dell’arte come unici sono i suoi concetti pittorici.

L’artista ha risposto così ad alcune delle domande che gli abbiamo posto per chiarirci il concetto di Arte Xausiana “spaccata”

Xausa perchè “spacca”?
Spacco per ottenere movimento, spazio visivo e mentale! “voglio svegliare la mente umana”!.

Quando tocca la provocazione?
Quando lo voglio io! basta usare un oggetto o una parola che può dare fastidio!
Ma la provocazione non deve essere sempre negativa ad esempio nell’opera “I DON’T LIKE NAZISM”, ho voluto manifestare il mio odio per questa dittatura tirannica quindi ho spaccato la bandiera del nazismo, pitturata su una tela bianca e infine l’ho incorniciata.

Perche l’ha incorniciata?
Sono stato sempre attratto dai capolavori dei maestri del ‘400,’500,’600, dove le loro opere finite venivano decorate o rese importanti con delle cornici di alto valore. Le avanguardie vedono invece oggi la cornice come strumento “antico” e “antiquato”. Io non la penso così, anzi mi ritengo un paladino di quella cultura. Per le mie opere “Xausiane” uso la cornice come facevano i “miei maestri del passato”.
C’è solo una differenza, loro valorizzavano un “falso della realtà”(quadro) mentre io valorizzo un concetto.
Per me in quest’ultimo, l’idea o il pensiero è Arte, quindi anch’essa va incorniciata e valorizzata come se fosse un dipinto!
Pensiero = opera d’arte!

Com’è il suo rapporto con l’arte del passato?
Non la rinnego.
“Io ho studiato il passato per arrivare al futuro”!
voglio dire che se oggi realizzo idee e concetti è grazie allo studio dei grandi maestri del passato, che hanno cercato di sviluppare la nostra mente umana con le loro invenzioni o con i loro diversi stili, cercando di esprimere i loro pensieri o stati d’animi!

Cosa cerca dal Futuro?
Voglio e penso di essere nato per entrare nella storia dell’Arte. Vivo per questo e ogni giorno penso e spero che qualcuno si accorga di questo stile “Xausiano”!


Emanuela Langella


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