Biografia di Andrea Piazzi

Andrea Piazzi nasce a Villafranca di Verona il 5 marzo 1970.

La sua formazione artistica ha inizio con i corsi di disegno, pittura ed incisione presso l’Accademia di Belle Arti G.B. Cignaroli di Verona, sotto la guida dei maestri Francesco Avesani, Davide Antolini, Franco Spaliviero e Cosimo Le Rose.
Approfondisce lo studio del modellato e la conoscenza della creta con la scultrice Elda Calvi, costruendo un percorso di indagine all’insegna della sperimentazione delle tecniche più svariate.

Il suo lavoro oggi si concentra in particolare sulla ricerca di una specifica forma di fusione tra il figurativo e l’astratto, dove l’espressione dell’emotività è condotta attraverso l’esasperazione dei corpi.




ATTIVITA’ ED ESPOSIZIONI


 1996 esposizione collettiva presso il Circolo Culturale “6 Maggio 1848” di Verona

1996 esposizione collettiva presso il Circolo “l’Isola che non c’è” di Isola d. Scala Verona

1999 1° classificato al “Concorso internazionale di pittura, grafica e scultura Città di Valeggio VR” sia nella sezione di pittura che nella sezione di grafica

1999 esposizione collettiva presso Palazzo Guarienti a Valeggio sul Mincio - Verona

1999 esposizione collettiva presso Villa Magnaguti a Cerlongo di Goito – Mantova

2000 attestazione di merito dell’Accademia di Belle Arti G.B. Cignaroli “per aver conseguito particolari meriti di qualità, di ricerca e d’impegno nella disciplina” e borsa di studio dell’Accademia stessa
2000 esposizione collettiva “la terra” presso Villa Ciresola a Mozzecane di Verona

2004 esposizione collettiva di scultura preso l’Arsenale Austriaco di Verona

2004 esposizione personale “Confinecontorto” presso la Galleria Incorniciarte di Verona

2005 esposizione collettiva presso la Galleria La Meridiana di Verona

2005 esposizione collettiva “Monocromie” presso la Galleria Incorniciarte di Verona


CRITICHE


“Il caso a volte ci porta su strade che conducono lontano. E’ infatti il caso, o uno sbaglio, come lui stesso sorridendo racconta, che ha condotto Andrea Piazzi sulla strada del colore e dell’immagine. Ha attraversato con gusto prima le vie grafiche di linee certe, definite, dove il nero è contorno di colori puri senza fusioni o confusioni. Ora continua il suo viaggio alla ricerca di qualcosa, un carattere inconfondibile che racconti il suo sentire in continua mutazione. Per questo le sue tele sembrano spostarsi da una stanza all’altra, un momento fortemente figurative e, l’attimo dopo, un centimetro dopo, giocano con forme appena accennate. Forse è proprio lì, dove i corpi contorti e sofferenti in posizioni fetali, a ricordare il primo dolore della nascita, lasciano il posto ad immagini astratte, forti di tonalità sorprendenti e di un leggero spessore materico, è proprio lì che troveremo l’artista più convincente e commovente. Un Andrea Piazzi che comincia a lasciarsi andare alla scoperta delle sue mille sfaccettature, abbandonando sentieri che ha già battuto per proporre al pubblico ed a se stesso cose sempre nuove.”
Isabella Dilavello

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