Biografia di Gessica Tiziani
Gessica Tiziani Nata a Lonigo il 12/06/1974.
Ha conseguito il diploma di laurea in pittura nel 1996 presso l’Accademia di Belle Arti di Verona. Ha studiato con Arcadio Lobato e Linda Wolfsgruber. Da diversi anni si dedica alla pittura e all’illustrazione.
Mostre e premi:
1998
Collettiva di pittura,Vicenza
1999
Personale di pittura, Vicenza
Personale di pittura, Cazzano di Tramigna - Verona
Collettiva, Lonigo - Vicenza
2001
Mostra itinerante internazionale d’illustrazione per l’infanzia, Sarmede - Treviso
Mostra collettiva presso la sede di LIPU di Milano
Mostra collettiva“ Il castello di San Martino”, Tromello, Pavia
2005
Mostra collettiva “In viaggio con le immagini”, Lonigo,Vicenza
Mostra itinerante internazionale d’illustrazione
per l’infanzia, Sarmede- Treviso
2006
Mostra personale “schegge di pittura”, Orgiano Vicenza
2007
Mostra personale "Note di colore", Lonigo, Vicenza
Ricerche svolte:
1994
Tavole anatomiche a figura intera, seguita dal prof. Franco Spaliviero
1995
I Tarocchi, eseguiti a tempera su tavole di legno trattate con la tecnica dell’imprimitura medievale.
Libri illustrati inediti :
1996
Il castello, di F. Kafka
1997
Silvano Girardello, biografia , tesi di laurea
1999
Amina, di Annamaria Gatti
2002
Rossana, di Tiziani Gessica
Il folletto magico,di Tiziani Gessica
2003/04
Non solo nero, di AnnaMaria Gatti
Senza sole, di Tiziani Gessica
2005
Una casa con le ruote, di Emanuele Tiziani
Filastrocche della buona notte, di Paola Ceccarello
2006
Il mostro e la principessa, di Gessica Tiziani Racconti editi
1997
Ottiene la segnalazione al concorso indetto dal Telefono Azzurro per il decimo anniversario della convenzione dei diritti dei bambini e la pubblicazione di un’opera su “Il tempo dei diritti”, Fabbri Ed.
2005
Un presepe nella notte, di Annamari Gatti
Vin brulè, un ineffabile genio, di Mirella Brojanigo
Note di colore
Qualcuno si chiederà cosa accomuna temi così diversi tra loro: sedie, mani, suoni, o meglio, gli strumenti dei suoni.
Forse la passione per le cose che sfuggono agli sguardi, cose insignificanti, cose vecchie, messe da parte.
Cose dalle superfici vissute, rovinate.
Le superfici, forse il vero filo conduttore.
Il senso tattile delle superfici, che con la loro ruvida presenza entrano nelle tele.
E il colore.
Il colore della terra, la terra d´inverno, nuda, spoglia, la terra semplice, e madre.
Il colore delle terre, dei pigmenti che si stendono sulla tela, grezza.
E il tutto si miscela, si confonde, si articola come in una poesia. E una scala, una porta, una natura morta non sono più semplici rappresentazioni di se stesse, ma sono il ricordo di una sensazione, il ricordo di un tocco, di un suono.
Un ricordo vivo, come la musica, il jazz, che a fatica sta su un pentagramma e sinuoso si muove, e graffia le superfici dello spazio attorno.
Gessica Tiziani
L´anima delle cose
Racconta più il sussurro del vento che il boato della tempesta.
Così mi innamoro dei particolari, di cose inosservate, che timide, dagli angoli, raccontano le loro storie.
E a noi, spettatori passeggeri, si affacciano mille domande.
Com´eri nei tempi d´oro?
Quante mani hanno bussato su di te?
Cosa racchiudi, geloso, al tuo interno?
Perchè ti sei coperto di ruggine e di tempo?
Le risposte le possiamo immaginare, inventare, sognare.
Possono essere storie di dame o cavalieri, o di verdi prati che si aprono dietro una porta.
Forse lo scopriremo, forse non lo sapremo mai.
Ma io sentirò sempre il desiderio di farmi cullare da storie lontane, inaspettate, come da una musica dolce, da ricordi lontani.
Gessica Tiziani
Spesso l´anima delle cose, la loro essenza, è nascosta in un angolo, in uno spiraglio, in un particolare. Catturare con pennello e colori il loro riflesso è iniziare a conoscere la loro anima.
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