Biografia di Katya Andreeva

Katya Andreeva
Nel panorama artistico contemporaneo e ora-mai insolito poter riscontrare, in un artista, l’imprescindibile ricerca e tecnica. Nelle opere di Katya Andreeva troviamo tecnica basata su pennellate corpose, conferisce un senso di moto, di inarrestabile dinamismo dove la realtà e danza; sia che ci si soffermi veramente sul passo e sul ritmo, sia che ci si senta attratti da un momento di serenità in riva al mare o su gli ingranaggi di un telaio antico. Ritroviamo nelle sue tele, dai colori puri e accesi, appunti di viaggi: l’atmosfera di un recente viaggio in Africa, le ballerine di flamenco della Spagna, la riservatezza ed il pudore nei variopinti mercati peruviani, la spensieratezza che cela la malinconia e la miseria nel Carnevale di Rio, la Sicilia con i suoi carretti gremite di comune umanità. Katya Andreeva vive e lavora a Sirmione (BS) sul lago di Garda.
Nasce a Pazardzhik (Bulgaria) dove dal 1995 al 2000 frequenta la Scuola d’Arte “Zanko Lavrenov” e contemporaneamente gli studi di noti pittori bulgari Maestro Atanas Karadecev e Maestro Mincio Panayotov , dal 2002 collabora con lo Studio del Maestro Athos Faccincani.


Tra le tante mostre collettive in cui ha partecipato in Bulgaria, si segnalano anche due personali presso:

-Galleria “Mexikanska Grafica “ di Plovdiv nell’anno 1998
-Galleria “Mexikanska Grafica” di Plovdiv nell’anno 1999


Nel corso del anni realizza il seguenti mostre collettive e personali  presso:

-Galleria "L´Arcobaleno" di San Bonifacio(VR) marzo 2005
-Galleria "L´Arte by 3 Box" di Sirmione(BS) aprile 2005
-L´associazione culturale internazionale "Domenico De Vito" di Roma maggio-giugno 2005
-Galleria “New Artemisia Gallery” di Bergamo , marzo 2007
-Mostra “La serenità in riva al mare” , Arte in mostra all’UGC Cinè Citè Romagna settembre –ottobre -2007
-Teatro “Eliseo” organizzata dalla galleria “Tartaglia Arte” di Roma, marzo2007
-Villa Tesoriera organizzata dall’Associazione “ITALIAN ART IN THE WORLD-ONLUS” di Torino, marzo –aprile 2007
-Galleria Bonan “Studio d’arte due” di Venezia, aprile 2007
-Galleria d’arte “Crispi” di Roma , maggio 2007
-Galleria d’arte “Il Collezionista” di Roma , maggio 2007
-Galleria d’arte “Nonearte “ di Bardolino giugno-agosto 2007
-Galleria “Esart” di Barcelona giugno –luglio 2007
-Partecipazione a “Firenze Arte 2007-Rassegna d’estate “ collettiva di pittura la Galleria “La Pergola Arte” di Firenze giugno- luglio 2007
-partecipazione alla manifestazione “ Arte e motori-2007” in palazzo di Turismo a Riccone, organizzato dalla Galleria “Alba” di Ferrara, luglio-agosto 2007
- Mostra Collettiva di Arte Contemporanea “INVISIBILE SILENZIO” presso Ars Habitat-Palazzo Ratto- Picasso a Genova organizzato da Comitato Promozionale Arte Cultura “ Immaginecolori” –settembre2007
- Mostra Collettiva di Arte Contemporanea presso Galleria d’Arte “Pinna” di Berlino (Germania) –settembre 2007
- Quadriennale D’ARTE CONTEMPORANEA “ Leonardo da Vinci” in Museo Centrale Risorgimento, “Ala Brasini” complesso del Vittoriano- ottobre- 2007
- Rassegna Internazionale d´Arte Contemporanea Sala Agostiniana in S. Maria del Popolo – Piazza del Popolo – Roma, organizzato dalla galleria “Crispi” dal 23 al 30 ottobre 2007
-Collettiva di Artisti Contemporanei presso L’Associazione “Galleria Centro Storico” Firenze dal 3 al 13 novembre 2007
-Collettiva d’arte Contemporanea “Echi di terre lontane” presso Galleria “Evvivanoe” città di Cherasco dal 15 febbraio al 17 marzo 2008


Ha ricevuto i seguenti premi:

- Premio Regione Piemonte-Acqui Terme ´´La modella per l´Arte´´
- La   Medaglia di Segnalazione “Trofeo G.B.Moroni”
-Premio di pittura dal concorso estemporaneo di pittura e scultura “1…2…Tlè…Evolution” Bardolino


Fiere in qui a partecipato:

-Fiera d’arte “Cork Art Fair” di Cork (Irlanda) presso da Galleria “Evvivanoe” di Cherasco-settembre-2007


CRITICA

“Un giorno allo Studio è giunta una ragazza di Sofia –racconta maestro Athos Faccincani-dal carattere dolce e forte,dalla pittura sui polpastrelli, dalla dolcezza nel cuore, dalla voglia di fare.
Importante è il fare, l’avere voglia di fare, di applicarsi, perchè solo attraverso il sacrificio si riesce a tirar fuori il proprio animo ed il mondo: la magia.
Ed ecco i racconti etnici e di metropoli, il racconto di quella magia che avevamo perso;si perché il ballo o il viaggio o il correre su una strada o su un prato delle figure di Andreeva è rappresentazione di uomini felici di vivere, gioiosi di esistere, per quali tutto è magia, quella magia che anche per noi è rinata attraverso la sensibilità di Katya, attraverso i dipinti di Katya.
La pittura di Andreeva è una pittura forte e sana,che viene da lontano e dal passato, che viene da un animo puro e dolce, che mi fa capire che per me gli anni della mia figura, dettati della sofferenza e della disperazione, potevano essere comunque anni di magia.”…
… “Raccontare di una pittrice come la Andreeva – spiega il suo maestro Athos Faccincani – è divertente e gratificante. Divertente perché si tratta di una giovane pittrice che dalla vita ha percepito i valori e dalla pittura, la tecnica per esaltare i valori stessi. Non si tratta di un gioco di parole, ma un momento di sperimentazione totale e assoluto. Il tema delle opere viene recuperato da appunti di viaggio, segnati su taccuini reali e della mente durante i lunghi tragitti attraverso il continente africano la Spagna, Il Perù , la Polinesia, L’Italia, in particolare la Sicilia. La tecnica basata su pennellate grasse e corpose, conferisce un senso di moto, di inarrestabile dinamismo mentre il colore ha un ruolo preponderante per la sua vivacità e per gli accostamenti inusuali e scioccanti. La Andreeva vede la realtà come danza. Sia che la sua attenzione si soffermi veramente sul passo e sul ritmo , sia che sia attratta da un momento di serenità in riva al mare, o dalla fatica di un lavoro nei campi o sugli ingranaggi di un telaio attuale e antico.”
Athos Faccincani

Colori, suoni e poesia si completano in una linea d’armonia composita di, sole estivo, di terra bruciata, di aria rarefatta di alta montagna, danze e ritmi convulsi,tipici di terre esotiche,taumarchia;sono le atmosfere che traspaiono dalle tele della giovane e validissima pittrice bulgara.
Vi è comunque nascosto in questo lavoro cosmopolita fatto di luce e colori, la nostalgia della sua terra di origine, la” Bulgaria” ,che nel chiarore abbagliante simile alla terra di Sicilia, ricopre i sogni e la realtà con un velo di sottile trama tessuta di nostalgia.
Aldebaran

“Il tema delle opere viene recuperato da appunti di viaggio, segnati su taccuini reali e della mente durante i lunghi tragitti attraverso il continente africano, la Spagna, il Perù, la Polinesia, l´Italia, in particolare la Sicilia. La tecnica, basata su pennellate grasse e corpose, conferisce un senso di moto, di inarrestabile dinamismo, mentre il colore ha un ruolo preponderante per la sua vivacità e per gli accostamenti inusuali e scioccanti. La Andreeva vede la realtà come danza. Sia che la sua attenzione si soffermi veramente sul passo e sul ritmo, sia che sia attratta da un momento di serenità in riva al mare, o dalla fatica di un lavoro nei campi o sugli ingranaggi di un telaio attuale e antico. Travolgenti le sue ballerine di flamenco tutte volant e fiamma. Decisive le mosse di un torero nella partita sulle corna della morte. Spensieratezza che cela malinconia e miseria nelle affollate sfilate del carnevale di Rio, come nei variopinti mercati i peruviani dove gente, mercanzie ed animali diventano coralitа etnica e umana. Arroventate di sole le pennellate "africane" con il contrasto fra il bruno della pelle e il giallo della scorza di banana, e con il gioco di un bambino, ignaro del difficile futuro, alle prese con una buffa tartaruga gigante. Mentre la Sicilia si sfrena nei suoi carrettini gremiti di personaggi in costume regionale e di decorazioni naif. Ma in tutto questo sfavillio, la Andreeva sa cogliere la comune umanità degli esseri viventi, sempre in lizza con il dolore che per riservatezza e pudore, a volte, viene ammantano di allegria”.
Vera Meneguzzo – L’Arena 2005- All´Arcobaleno di S.Bonifacio gli oli pieni di forza di Katya Andreeva

  “ … Prendo spunto dalle emozioni che mi hanno dato queste opere ed ho raccolto quella prorompenza che danno, quella vitalità e quella forza di raccontare, soprattutto attraverso il colore ma anche attraverso una sapiente capacità di costruire la figura; sono mondi estremamente diversi tra loro, sono rappresentati continenti, situazioni culturali estremamente di diverse. … L’autrice è riuscita a fare sue, attraverso quel rapporto di mediazione che esiste nell’artista, tra ciò che il suo occhio vede e ciò che la sua anima dipinge. … All’interno di queste opere c’è una forte prorompenza ed una forte capacità espressiva, … tutto questo è poesia.”
Pier Antonio Trattenero

    Ci sono persone , che trasmettono la loro luce come un sole. Non una luce agressiva, impetuosa, ma piuttosto delicata e morbida. Questa luce riesce a raggiungere tante persone, riesce ad illuminarle quasi come se si vivesse in un mondo di favola....Questo tipo di persone sono assai rare , e di una genuinità tale, che ogni giorno esiste una nuova ragione per rallegrarsi di loro..... Una di queste persone si chiama Katya Andreeva .
E’una donna, è una pittrice, un artista ancora giovane con tanta fantasia e forza espressiva, un carattere solido, tale da consentirle di ricercare sino all’ infinito l’immagine e forma nella sua pittura.
"Un tempo per abbracciare, un tempo per ridere, un tempo per ballare, un tempo per riposare..." si potrebbero anche così intitolare le pitture di Andreeva. L’acqua, il ballo, la musica , gli amici o semplicemente il correre su un prato di fiori, eґrappresentazione di felicità, gioia di esistere, gioia di vivere!
L’artista però dipinge oltre i titoli che danno oggetto significante all’opera. Lei riesce a dipingere i sentimenti , qualche cosa che non si vede; ciò che si vede potrebbe solamente essere la facciata di quello che vuole significare. Dipinge il tempo, il momento, forse dimenticato, per vivere quei momenti di vita assai importanti, che nella nostra società non hanno più posto di esistere, in quanto concedersi alle emozioni e sentimenti naturali non è considerato proficuo.
La sua pennellata è forte e decisa, pulita... si , ogni colore un pensiero che forse viene da lontano e dal passato... . Le sue opere sono un "inno alla vita" che lasciano tempo alla riflessione.
Vinzenz Senoner
scultore

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