Biografia di Iva Recchia

Iva Recchia nasce a Verona nel 1972.Città in cui vive e lavora.
Dopo aver frequentato il liceo artistico e l’Accademia di belle arti collabora in qualità di assistente con il pittore Vincenzo Balsamo (1996-2003) e gli scultori Miguel Berrocal (1998) e Sergio Capellini (2001).
Primo Premio, ex equo, nel 1998 del concorso 1998 del concorso “Cartolina d’artista” V ed. indetto dalla galleria Bac Art Studio (VE);
medaglia di bronzo nel 2002 al Premio “Espoarte”, indetto dall’Ass.culturale Arteam, Museo civico d’arte contemporanea di Albissola Marina (Savona) e sempre nello stesso anno in occasione della “Settimana della cultura”, 4°premio ex-equo, sezione pittura, org. Da DLF, Museo Miniscalchi , Verona.
Primo premio, ex equo, al concorso “Un menù per la Colomba”, Fondazione Bevilacqua La Masa, (VE) organizzato dalla Galleria d’arte 3D con la partecipazione di Philippe Daverio.


MOSTRE PERSONALI

2007 - “Giù la maschera!”, galleria BAC ART STUDIO, Venezia.
2006 - “ Nuove ricerche”, galleria IL TRANSITO, Arco (TN). (*)
2004 - “Ritratti al Bac”, galleria BAC ART STUDIO, Venezia. (*)
2003 - “Vetrina d’artista”, galleria BAC ART STUDIO, Venezia.
2002 - “Sculture e dipinti, S.Capellini – R.IVA”, galleria L’ IMMAGINE, San G.Persiceto (BO).
1999 - “Personale”, galleria FRA’ GIOCONDO, Verona.


PRINCIPALI MOSTRE COLLETTIVE

2007 - “Sein: Esserci e Appartenerci”, rassegna d’arte e poesia a cura di A. Calabrese, Biblioteca G. Siani, Comune S.Anastasia, Napoli.(*)
2006 - “Generazioni: Continuità”, collettiva a cura di A. Calabrese, Ipogeo (ex Real Casa dell’Annunziata), Napoli.(*)
- “ Donna , diritti ancora violati “, a cura di E. Albertini, P.Parogni, G. Scanavini, Palazzo della Ragione, Mantova. (*)
- “ 15 donne + una Dea “, galleria REARTUNOSTUDIO, Brescia.
- “Un menù per la Colomba”, primo premio ex equo, Fondazione Bevilacqua La Masa, organizzato dalla Galleria d’arte 3D con la partecipazione di Philippe Daverio, (VE).(*)
- “Segni del nuovo millennio”, Sala eventi Mondatori, San Marco (VE), org. AREA51 - MAUI, a cura dello storico d’arte Angelo Calabrese.(*)
- “Profondo rosa”, Area Imprinting, Roè Vociano (Salò- BS), progetto Reaurtuno, a cura della Prof.ssa Giovanna Galli.(*)
2005 - “Anteprima”, GALLERIA 18, Bologna.
- “Kontemporanea”, org. Ass. culturale Raggio Verde, Castello Carlo V, Lecce.(*)
- “Nuove Icone”, galleria BAC ART SUDIO, Venezia.(*)
- “Santa Anastasia di Sirmio”, mostra internazionale, Galleria Civica d’Arte di Sremska Mitroviza ( Vojvodina, Serbia).
-“Triennale d’arte contemporanea di Catania”, premio di segnlazione, org. Accademia Federiciana, centro fieristico Le Ciminiere.(*)
- Biennale internazionale d’arte di Roma, org. C.I.A.C., Sale del Bramante, Roma. (*)
2004 -“Pittori veneti”, mese della cultura di Padova, a cura di G. Segato e U. Martello, villa Contarini, Piazzola sul Brenta (PD). (*)
- “Arte presente – arte futura”, a cura dell’Ass. culturale ARS, ex Arsenale austriaco, Verona.
- “II Biennale internazionale del pastello”, Maloplska Art Exhibition, Nowy Sacz, Polonia. (*)
2002 - “Maestri del ‘900 e giovani artisti”, galleria CIMAN (VI) in collaborazione con galleria ARGO (Asiago), Palazzo Monte di pietà, Bassano,Vicenza.
- “Immagini e incontri”, galleria ALLEGRETTI in collaborazione con galleria RISORGIMENTO (Legnago- VR), presso galleria comunale di Garda (VR).
- “Europastello”,organizzato da Fondazione Ferrero, Centro polifunzionale culturale Giovanni Arpino, Bra (Cuneo). (*)
2001 - “Atelier d’artista 2001”, galleria BAC ART STUDIO, Venezia.
- “In illo tempore”, galleria BAC ART STUDIO, Venezia.
- “Collettiva”, galleria RAUN & KUNST, Amburgo (Germania).
2000 - Premio “Cartolina d’artista V ed.”, primo segnalato ex-equo, galleria BAC ARTA STUDIO, Venezia.(*)
1999 - Medaglia d’oro, sezione modellato, mostra di scultura, scuola d’arte P.Brenzoni, S. Ambrogio (VR).


MOSTRE MUSEALI

2007 - “Segno, Colore, Materia”, collettiva, a cura di G. Massimini, Museo civico Umberto Mastroianni, Marino Laziale (Roma).(*)
2006 - “Un nuovo linguaggio per la chiesa ristrutturata di Scopoli”, Castello di Scopoli e Museo d’Arte Contemporanea del Divenire, Foligno (PG).(*)
2005 -“Europaean Artem Prize”, Museo civico d’arte contemporanea, Albissola Marina (Savona).(*)
2004 “EM’art 2004”, org. C.A.E.S.A.R. Onlus, Ecomuseo dell’alabastro, Castellina Marittima (PI).
2003 - “Europastello”, Museo della Storia, San Pietroburgo (Russia).(*)
2002 - “La settimana della cultura”, 4°premio ex-equo, sezione pittura, org. Da DLF, Museo Miniscalchi , Verona.
2002 - Premio“Espoarte”, medaglia di bronzo, Ass.culturale Arteam, Museo civico d’arte contemporanea, Albissola Marina (Savona).(*)
- “Spade e coltelli antichi”, illustrazioni , Museo Miniscalchi, Verona.


FIERE

2007 . Art Expo New York (1-5 marzo), galleria GAUDI’ di Madrid, Spagna.
2006 - Expoarte di Montichiari (BS), galleria REARTUNO di Brescia.
- Art Verona, galleria REARTUNO di Brescia.(*) –
- Immagina Arte in fiera, Reggio Emilia, galleria REARTUNO di Brescia.
2004 - “Vineart”, fiera d’arte moderna e contemporanea di Bolzano, galleria BAC ART STUDIO, Venezia. (*)
2003 -“Immagina” fiera d’arte di Reggio Emilia, mostra collaterale “Le stanze di Eros”.(*)
(*)=catalogo


CRITICI CHE SI SONO OCCUPATI DELL’OPERA DI IVA RECCHIA:

Elena Agudio, Jean Blanchaert, Angelo Calabrese, Milena Cordioli, Saverio Simi de Burgis, Enzo Di Martino, Enzo Fagiani, Giovanna Galli, Alessandra Galvani, Alessandro Giovanardi, Antonella Mallus, Eros Olivotto, Monica Saracino, Giorgio Segato, Fortunato Orazio Signorello, Giorgio Trevisan.


Quanto contraddistingue un artista è la possibilità di riflettere sul senso della propria ricerca, quindi la consapevolezza che ne accompagna il progetto e l´opera sia dal punto di vista tecnico, sia concettuale. Nel caso di Iva Recchia questa consapevolezza si trasforma in un dato oggettivo, il movimento, una sorta di elemento fondante presente in tutti i suoi ultimi lavori. Tale idea, che sta alla base della nuova produzione dell´artista, si risolve nel principio della "trasformazione", un concetto dinamico che consente a Iva di sottrarsi all´immobilità della figura, di allontanarsi dalla sua rigidità iniziale, ottenendone una metamorfosi, un´interpretazione suggestiva carica di atmosfere e di significati simbolici. Come si può non pensare ai versi di Octavio Paz: "Tutto è soglia/ basta la lieve pressione di un pensiero", parole illuminanti, che sanciscono uno dei compiti irrinunciabili della poesia e, più estesamente, dell´arte: la definizione della realtà, colta nei suoi aspetti più profondi e nascosti. Una metamorfosi, dicevamo, che potrebbe essere definita estrema, dato che non si limita a un´elaborazione della traccia, ma va oltre, nel senso di una sua trasformazione in qualcos´altro, qualcosa di così diverso che, a volte, giunge a rappresentare l´esatto contrario di quanto indicato nell´ immagine di partenza. La domanda che sorge spontanea è perchè questa pittrice, abbandonata la descrittività figurativa dei volti, cioè uno spazio artistico che le ha procurato grande riscontro da parte della critica e del pubblico, abbia deciso di percorrere nuove vie. Cosa cerca Iva Recchia, da cosa fugge? Che dimensione perduta tenta di recuperare? L´intuizione di quale altrove, di che possibile oltre la porta ad abbandonare la piena padronanza su di un universo di segni ormai dominato da una capacità tecnica indiscussa, indiscutibile? Che tipo di nostalgia la spinge a rimettersi in gioco al punto di ripensare il suo modo di fare arte, la sua stessa pittura? Crediamo che nella risposta a tali domande sia possibile scorgere tutto il senso dell´opera di Iva Recchia, l´intenzione che ne sta alla base e gli obiettivi che essa si prefigge. Così come crediamo che l´esigenza di libertà sia il fattore in grado di spiegarla e di giustificarla, illuminando la sua necessità di adesione allo scorrere, al fluire della realtà e dei fatti e il grande bisogno di spazio e di poesia che tale opera esprime.

Eros Olivotto


MOSTRA BAC

Ritratti personaggi famosi 2007

Quando mi viene commissionato un ritratto non mi pongo interrogativi su quella persona…Cosa faccia, dove viva, che percorso abbia intrapreso…Questi non sono elementi che possano aiutarmi a sviscerare quel essere… Non è il “vestito”, ciò che indossa ad attirarmi: quelle sono cose che facciamo o abbiamo, ma non che siamo. Quello che mi occorre è lì, sulla sua faccia, nella sua postura, nello sguardo, in tutta quella zona d’ombra, l’inconscio, che in realtà, per il suo potere rivelatore, rilette di splendida luce.
Ognuno di noi si svela più di quanto desideri, nonostante si guardi bene dal farlo.
In particolare i personaggi famosi assumono spesso ruoli, atteggiamenti, pensieri, filosofie che possano valere come segno di riconoscimento per il loro pubblico. Ovviamente ciò non si applica a quelle menti famose che hanno basato il loro credo su una filosofia quale essa sia: intellettuale, scientifica, religiosa , ecc.
Solitamente intraprendere il ritratto di una persona di fama è impresa ardua perché pone l’artista figurativo dinanzi ad una duplice possibilità: catturare sulla tela il personaggio di successo o l’individuo che vi si cela alle spalle?
Non c’è una scelta giusta o sbagliata, anche se il fruitore del quadro sarà più facilitato nell’individuazione del personaggio se si opta per la prima possibilità.. Ma nel secondo caso l’artista suggerisce un’ alternativa di visione che risulterà essere più intima e di conseguenza maggiormente veritiera, ma non per questo più riconoscibile…
Su cosa verte la mostra? Il ritratto risiede nella sostanza, non nella forma …

Iva Recchia (febbraio 2007)

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