Biografia di Nise Gerbino

Nise Gerbino è nata il 19 febbraio 1981 a Castiglione delle Stiviere MN, dove vive e lavora.
Ha conseguito nel 2000 il diploma scientifico con indirizzo bilingue presso il liceo “Francesco Gonzaga” di Castiglione delle Stiviere, e nel 2004 ha terminato il corso di studi nella scuola di Product Design, indirizzo Interior Design, della “Nuova Accademia di Belle Arti” (NABA) di Milano.

Durante l’ultimo anno accademico ha svolto il ruolo d’assistente nel laboratorio di Tecnologie, Materiali e Strumenti, ed ha preso parte al corso d’Architecture Interieure dell’“Ecole Nationale Superieure des Arts Décoratifs” (ENSAD) di Parigi.


Esposizioni:

“Il corpo del Maestro” (Giugno - Luglio 2005) Galleria d’Arte “Il Salotto” di Como.
“Il corpo del Maestro” (Luglio 2005), spazi espositivi della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.
“Miniartextil” edizione 2005. Mostra internazionale d’Arte Tessile Contemporanea.
Esposizione collettiva, chiesa di San Francesco, Como (Settembre-Ottobre 2005), Nule (Sassari, Dicembre-Gennaio), Montrouge (Parigi, Febbraio-Marzo 2006).
“Rassegna del presepe” 2001, 2002 e 2005 organizzate in collaborazione con l’Assessorato alle Manifestazioni, al Turismo e alla Cultura di Castiglione delle Stiviere, Mantova.
“Oltre frontiera”. Gemellaggio artistico Italia - Cile, edizione 2005. Esposizione collettiva internazionale, teatro comunale “F.Fellini”, Pontinia (Latina), presentazione di Azzurra Piattella, Storico d’arte.
“Custodi di parole” (Marzo 2006). Evento di Poesia, Musica ed Arti visive promosso dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, Giornata Mondiale della Poesia 2006.
“Germogli d’artista” (Maggio 2006). Esposizione personale di opere luminose: quadri e sculture luminose, oggetti di Design, complementi d’arredo e lampade. San Martino della Battaglia (Brescia). Presentazione dell’architetto, poeta e scultore romano Roberto Fabiani e dell’artista e progettista comasco Filippo Avalle.
“Art Expo” (Luglio 2006). Esposizione collettiva promossa dall’associazione Noneart, spazio municipale di Marciaga di Costermano.
“Art Expo” (Luglio-Agosto 2006). Mostra collettiva d’Arte Contemporanea promossa dall’associazione Noneart, “Barchessa Rambaldi”,Bardolino, Verona.
Personale d’Arte Sacra, (Dicembre 2006). Sala Don Rinaldo Dalboni, Basilica di San Luigi Gonzaga, Castiglione delle Stiviere, Mantova.
“In Vino Veritas” (Marzo 2007). Mostra collettiva d’Arte Contemporanea promossa dall’associazione Noneart,“Barchessa Rambaldi”, Bardolino, Verona.
“Il fiato dei ricordi” (Ottobre 2007). Esposizione personale di sculture, quadri ed opere luminose. Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Pinacoteca Civica G. Cattabriga, Bondeno, Ferrara.


Critica

Luci e colori

Vi è una sostanziale differenza tra la narrazione verbale, costituita da frasi successive, e la narrazione visiva, composta da forme simultanee. Nel corso della storia dell’arte si può constatare in molti casi che la differenza non è così evidente e ovvia: si pensi ad esempio alle pale d’altare di Duccio, alle icone russe, o ai quadri di Hieronymus Bosch, gremiti di figure che ‘obbligano’ una lettura visiva anche per stadi successivi.
Come spettatori davanti alle cangianti sculture di Nise Gerbino, dense di delicati cromatismi, diventiamo osservatori mentre ci avviciniamo alla complessità costruttiva degli elementi da lei raffigurati. Se in un primo istante vediamo un insieme di forme che ci appaiono tutte simultaneamente, in un secondo tempo il nostro sguardo è attratto dagli strati profondi dell’opera in una successione di percorsi infiniti.
Quanto più esaminiamo la sua opera con curiosità ed attenzione, quanto più penetriamo nei suoi reticoli stratigrafici, che ci consentono di leggerli nel dettaglio. Scopriamo così distintamente elementi simbolici, metaforici, ideografici; essi sono tra loro relazionati in una sapiente costruzione geometrica che ci invita ad una lettura visiva fatta di tempi successivi e momenti diversi.
Nise Gerbino ci rivela un mondo inaspettato, misterioso: ci accorgiamo con meraviglia che è costruito da un incastro di tante e minute lastrine di metacrilato sagomate, semitrasparenti ed incise, che catturano e rifrangono la luce in modo sempre diverso.
Le immagini si disegnano su differenti piani di metacrilato trasparente; incorporano luci che sfumano in ombre colorate, creando un effetto di fusione sorprendente in un turbinio di forme che si rivelano e si disfano continuamente.
Un impianto illuminotecnico di tubi fluor e led incorporato nell’opera, produce una sorgente luminosa che è concentrata nell’area delimitata della stessa opera.
In molte sue opere la luce viene inoltre incanalata per mezzo di fibre ottiche e portata ad illuminare in punti diversi della costruzione sagome sottili che si imbevono di luce colorata. Il fascino degli spazi virtualmente illimitati e minuziosi nei loro dettagli, è frutto dell’armonia che Nise Gerbino riesce a creare tra la luce e il colore.

Filippo Avalle


Tecnologia e Artigianato in Arte Tempo: il design artistico di Nise Gerbino.

La lentezza, il rallentare, la pazienza possono generare armonia, bellezza, trasporto, memoria.
Questa quasi melanconica, ma rassicurante, lentezza è difficile da cogliere oggigiorno, vittime (spesso consenzienti) come siamo del giogo massmediatico: immagini e suoni che si accavallano, si confondono, ci confondono.
Anche le arti visive ne sono vittime: si pensi al crescente disinteresse per la pittura (in quanto arte ‘ferma’ e ‘piatta’) ed al gran fermento per la video-arte, riscontrabile in qualsiasi festival d’arte contemporanea.
Sia chiaro che la sperimentazione in arte è linfa vitale, arte è sperimentazione, arte è mantenere un occhio critico sul proprio tempo, nell’atto proprio del viverlo.
In Italia, operano ancora fortunatamente alcuni, in realtà pochissimi, artisti, veri e propri artigiani, che uniscono alle capacità progettuali l’abilità della messa in opera, del fare. Sono artisti che attraverso la fattibilità della propria opera si affermano in quanto individui originali. Uno di questi artisti-artigiani è la giovane castiglionese Nise Gerbino, classe 1981.
Già prima di diplomarsi presso la “Nuova Accademia di Belle Arti” (NABA) di Milano nel 2004, diviene assistente nell’atélier dell’artista comasco Filippo Avalle, il quale ha definito le opere di Nise “minuziosamente costruite e abilmente incise”. Proprio in questa artigianalità, in questo lavoro laboratoriale si esprime la necessità di identità, di segno dell’artista, in un periodo in cui l’omologazione pare inevitabile. Il connubio tra Arte e Artigianato assicura all’artista visibilità, unicità e potenza comunicativa.
L’Artista-Artigiano, grazie alla mancanza di frenesia, alla “maestria senza foga”, “con una tranquilla sicurezza nella propria mano” (P.Florenskij usò queste parole descrivendo con ammirazione J.S.Bach come un artigiano), può permettersi di venire a contatto con la tecnologia senza venirne alienato.
Infatti l’attenzione costante di Nise Gerbino nei confronti dei nuovi materiali e delle microtecnologie è funzionale alla realizzazione delle sue elegantissime opere luminose, e la sua autonomia le permette libertà est-etica rispetto ai molti colleghi designer che, dopo la progettazione, delegano la costruzione dell’opera a terzi.
Per questo esprimo tutta la stima verso chi si fa Artigiano nel mondo dell’Arte, affermando la propria identità e libertà senza compromessi.

Melissa Melpignano, danzatrice.

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